WhatsApp è pronta a introdurre una grande novità per la condivisione dei canali: come funziona e perché cambierà tutto.
L’applicazione di messagistica istantanea più famosa e utilizzata del mondo si rinnova in continuazione, introducendo sempre nuove funzionalità per mantenere alto l’apprezzamento dei suoi utenti.
L’ultima novità annunciata da Meta è relativa al funzionamento dei canali che, sull’onda di quelli di Telegram, hanno riscosso un successo sempre crescente e sono ormai entrati diffusamente nell’utilizzo quotidiano di milioni di utenti.
Per i pochi che non lo sapessero ancora, i canali sono chat simili a gruppi in cui possono scrivere solo gli amministratori. Iscrivendosi a un canale un utente di WhatsApp può ricevere informazioni continue su un determinato argomento da parte di un determinato utente privato, locale, giornale, azienda, squadra di calcio eccetera.
Come tutte le funzioni relativamente recenti, però, anche i canali di WhatsApp possono essere ampiamente migliorati e gli sviluppatori di Meta hanno deciso di lavorare proprio sulle loro potenzialità ancora inespresse.
Chi apre un canale di WhatsApp ne diventa automaticamente proprietario e amministratore e fruisce della facoltà di nominare amministratori. Gli amministratori sono utenti diversi dall’utente proprietario che contribuiscono alla gestione del canale, collaborando nell’invio di messaggi agli iscritti.
Fino a oggi il proprietario di un canale non poteva cederne la proprietà, quindi nel momento in cui avesse deciso di non curarlo più personalmente, affidando completamente la gestione ad un’altra persona, sarebbe rimasto comunque il suo proprietario.
Per semplificare la gestione dei canali WhatsApp ha introdotto la possibilità di passare la proprietà di un canale da un utente all’altro, in maniera da non costringere un proprietario a cancellare il canale in questione nel momento in cui non fosse più interessato a detenerlo.
Questa funzionalità è stata naturalmente creata allo scopo di incrementare ulteriormente l’utilizzo dei canali, impedendo quindi che canali con moltissimi iscritti vadano persi nel momento in cui il proprietario non potesse o non volesse più gestirli.
Coloro che bazzicano sui social dal principio, ovvero dalla nascita di Facebook, sanno però che questo meccanismo darà il via a una selvaggia compravendita di canali, che acquisiranno valore maggiore mano a mano che i loro iscritti aumenteranno. Un meccanismo simile si verificò nel momento in cui fu possibile passare di mano la proprietà delle pagine di Facebook che, venendo cedute a nuovi proprietari, improvvisamente cominciavano a pubblicare contenuti estremamente lontani dai precedenti. Accadrà lo stesso anche con i canali di WhatsApp? Poco ma sicuro.
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