Una semplice abitudine casalinga potrebbe costarvi fino ad un mese di prigione. Dovrai smettere subito di farlo per evitare la pena.
Sono tantissime le abitudini casalinghe che possono essere a dir poco sconsiderate. Tra queste però dovreste fare molta attenzione ad una che potrebbe addirittura costarvi un mese di carcere. Dovrai smettere di farlo subito, visto che a decidere in merito ci ha pensato proprio la Cassazione.
Chi è solito fare le faccende di casa sa bene che ci sono alcune abitudini che vanno abbandonate il prima possibile, onde evitare di sviluppare dei cattivi comportamenti che possono danneggiare anche chi frequenta la casa. Da chi lava ancora i panni a mano a chi invece utilizza troppa candeggina per pulire, i comportamenti sconsiderati sono davvero parecchi. Infatti proprio l’uso eccessivo di agenti chimici aggressivi può contribuire alla formazione di batteri resistenti. Delle volte potrebbe essere sbagliato anche asciugare i vestiti solo all’aperto.
Sebbene questa sia una scelta ecologica, non sempre potrebbe essere praticabile. L’utilizzo di un’asciugatrice a carico energetico ridotto o l’asciugatura parziale all’aperto possono essere alternative più convenienti in determinate situazione. Inoltre potrebbe essere sconsigliato anche riscaldare casa aprendo il forno, visto che questo potrebbe essere non solo inefficace, ma anche pericoloso. Seppur questi sono comportamenti sconsiderati, non sono comunque punibili penalmente come gettare l’acqua dal balcone.
Buttare acqua dal balcone potrebbe sembrare un gesto innocente, ma ciò potrebbe comportare diverse conseguenze legali e problemi per chi vive al di sotto. Per prima cosa bisogna comprendere che anche se l’acqua non è nociva, gettarla dal balcone può costituire una violazione delle norme civili e persino configurarsi come reato.
Infatti secondo l’articolo 844 del Codice Civile, le immissioni provenienti da un’abitazione sono consentite entro la normale tollerabilità. La causa civile è uno strumento che può essere utilizzato per ottenere un ordine di cessazione del comportamento.
In questo modo viene evitato dal vicino di gettare l’acqua dal balcone e applicando eventuali sanzioni in caso di violazione dell’ordine. Inoltre è possibile anche richiedere un risarcimento danni per i danni patrimoniali e non. È importante sottolineare che anche i regolamenti condominiali possono prevedere sanzioni pecuniarie per il mancato rispetto delle regole. L’amministratore di condominio ha il potere di comminare multe fino a 200 euro per ogni violazione del regolamento, con un aumento fino a 800 euro in caso di recidiva.
Come detto però questo comportamento potrebbe configurarsi come un vero e proprio reato, in particolare quello di getto pericoloso di cose previsto dall’articolo 674 del Codice Penale. Questo reato può essere punito con l’arresto fino a 1 mese o con un’ammenda fino a 206 euro.
Una sentenza della Cassazione ha confermato che anche l’acqua gettata dal balcone può rientrare in questa categoria. La legge in questione fa riferimento cose che possono “offendere o imbrattare o molestare persone”. Dopo la sentenza della Cassazione quindi è stato deciso che la molestia può essere punita anche col carcere.
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