Come cambia la legislazione in merito ai permessi sulla legge 104: ecco cosa può richiedere un dipendente per assistere i familiari.
Con una recente svolta legislativa, sono state inserite nel nostro ordinamento delle modifiche importanti nella gestione dei permessi lavorativi, soprattutto per chi si occupa di dare assistenza alle persone disabili. Queste modifiche consentono una maggiore flessibilità, permettendo ai lavoratori di alternare l’utilizzo dei permessi tra giorni e ore, anche nel corso dello stesso mese.
La nuova legge dello Stato consente ai lavoratori di alternare l’uso dei permessi giornalieri e orari, a seconda delle proprie esigenze professionali o personali. In caso di utilizzo misto di permessi orari e giornalieri nella stessa mensilità, sarà bene per il lavoratore convertire le ore di permesso già fruite in giorni lavorativi. Questo significa che il numero totale di giorni di permesso mensile a disposizione del lavoratore verrà automaticamente diminuito.
Facciamo qualche esempio che consente di capire meglio. Un dipendente che ha già usufruito di 12 ore di permesso, potrà sfruttare un solo giorno di permesso giornaliero. La legge pone anche una condizione: che non venga superato il limite massimo di ore mensili. Andando a cercare nel passato per confrontare la legislazione, c’è da sottolineare che vi erano incertezze interpretative riguardo alla possibilità di mettere insieme i due tipi di permessi nello stesso mese.
Qualcosa però è cambiato nel tempo, visto che il Dipartimento della Funzione Pubblica ha specificato che è garantito il diritto alla concessione cumulativa di questi permessi, eliminando così i dubbi interpretativi sull’argomento. L’articolo 19 della Legge 53/2000 ha introdotto il termine “alternativamente” per chiarire ulteriormente questa disposizione.
Dunque, possiamo affermare che i dipendenti che assistono familiari con gravi disabilità hanno il diritto a tre giorni di permesso ogni mese questi sono fruibili anche in maniera non continuativa. In più, il dipendente può optare per una divisione degli orari dei permessi, entro un limite massimo stabilito.
Cosa stabilisce una circolare del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale
Il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, attraverso una recente circolare, ha concesso la possibilità di dividere i tre giorni di permesso mensile in permessi orari. Questo meccanismo concede una maggiore flessibilità ai lavoratori che si occupano di assistere persone con handicap grave. Il limite massimo di ore fruibili viene calcolato secondo un algoritmo ben determinato, il quale si basa sull’orario normale di lavoro settimanale.
Ad esempio, dunque, per un orario settimanale di 36 ore su 6 giorni, il limite massimo è di 18 ore mensili; se l’orario è su 5 giorni, il limite sale a 22 ore. E’ bene specificare, infine, che il regime di flessibilità appena esplicato è applicabile solo se il dipendente sceglie la fruizione frazionata dei permessi giornalieri.