Le date di pagamento per la pensione di febbraio saranno divise per modalità di riscossione. Ecco quando arriverà il pagamento.
Con le pensioni di febbraio 2024 non dobbiamo aspettarci brutte sorprese, anzi: l’indice delle rivalutazioni pensioni è fissato a +0,5%. Questo corrisponderà a un incremento effettivo delle pensioni. L’INPS specifica che arriveranno anche trattenute e conguagli relative al ricalcolo delle ritenute 2023. Il cedolino (il documento che permette ai pensionati di verificare l’importo erogato dall’INPS mensilmente) per il mese di febbraio è già disponibile, sia per le pensioni di vecchiaia che per quelle di invalidità.
La nota stampa del 22 gennaio spiega tutti i dettagli, dalla data agli aumenti. Cominciamo con la data del pagamento, che dipende dalle disposizioni di pagamento. Chi riceve l’accredito dall’INPS direttamente sul conto bancario o postale riceverà il pagamento direttamente il primo febbraio.
Chi, invece, preleva la pensione da un ufficio postale dovrà rispettare un calendario specifico. Il calendario, come specificato dalle Poste, si basa sull’iniziale del cognome: i cognomi dalla A alla C potranno ritirare la pensione il 1° febbraio, dalla D alla K il 2 febbraio, dalla L alla P il 3 febbraio (solo di mattina, essendo sabato) e dalla Q alla Z il 5 febbraio.
Come menzionato, a febbraio arriveranno molti aumenti per tutti quelli che ne hanno diritto. Per cominciare, le operazioni di rinnovo dell’anno 2024 per le pensioni sono confermate per febbraio. Arriva quindi il già citato indice di rivalutazione delle pensioni del +5,4%. Da notare che questo non si applica a prestazioni di accompagnamento alla pensione come Ape sociale o indennità di espansione.
Inoltre, i pensionati potrebbero ritrovarsi eventuali conguagli con i rimborsi 730 per chi ha l’INPS come sostituto d’imposta. Le operazioni di rinnovo potrebbero aver generato conguagli a credito o a debito in base all’importo della pensione del 2023. Tutti questi eventuali importi sono riportati nel cedolino di febbraio.
Per quanto riguarda le trattenute, l’INPS ha effettuato un ricalcolo delle ritenute erariali del 2023. Se nel 2023 queste ritenute fossero inferiori all’importo dovuto su base annua, l’INPS recupererà la differenza sulle rate di gennaio e febbraio 2024. Se questo non bastasse, ci saranno trattenute anche sulle rate mensili successive fino all’estinzione del debito. L’INPS effettua, inoltre, le trattenute delle addizionali regionali e comunali del 2023. Queste vengono ritirate in 11 rate, da gennaio a novembre, e vengono certificate nella Certificazione Unica 2024.
L’INPS ha anche confermato delle novità relative alla tassazione: le pensioni (non quelle di invalidità civile o gli assegni sociali) dovranno adeguarsi ai nuovi scaglioni di reddito e le nuove aliquote IRPEF a partire dal mese di aprile 2024. Il cedolino è accessibile direttamente dal sito dell’INPS, dove potete trovare tutte le informazioni.
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