L’ex insegnante di ballo di Amici si è confessato a cuore aperto nel salottino di Canale 5. Le sue parole hanno fatto commuovere tutti.
“C’è un altro particolare, purtroppo. Abbiamo cominciato a parlare dell’eventualità, no? Per quanto mi riguarda, penso che non sarò mai pronto davvero per una roba del genere”, così esordisce il coreografo statunitense Garrison Rochelle, noto per esser stato insegnante di ballo ad Amici, nella lunga intervista concessa a Silvia Toffanin, che lo ha accolto in studio a Verissimo. Il 68enne apre un capitolo abbastanza doloroso riguardante il suo quotidiano, a fatica trattiene le lacrime.
E nemmeno la padrona di casa riesce a contenere l’emozione per un racconto da brivido: “La cosa che più mi preoccupa è che non voglio sentirmi in colpa, voglio che sia tutto alla luce del sole”, ha ammesso spiegando come stia affrontando la spinosa situazione soprattutto grazie all’aiuto della sorella minore: “Io la penso così, anche mia sorella è d’accordo”. Nella chiosa finale il passaggio strappalacrime non passa inosservato.
Garrison Rochelle parla di sua madre: “Non sono ancora pronto a perderla”
È stato indubbiamente una delle figure più amate della storia di Amici di Maria De Filippi, il coreografo e insegnante di ballo Garrison Rochelle è apparso di recente in televisione per una chiacchierata con Silvia Toffanin, ospite nel salottino di Verissimo si è confessato. Fa commuovere in particolare il racconto sulla madre 93enne: “Lei è pronta, io no. Credo che avere un dialogo serva anche a quello: non mi lascia parlare, va da un’altra parte, nonostante sia stata lei ad aprire questo capitolo. Io voglio festeggiare la vita di mia madre, non piangere la sua morte”.
Il momento è emozionante, anche la conduttrice ha gli occhi lucidi: “Ma poi il discorso è che è piena di vita, ha 93 anni. Guarda che faccia che ha, Silvia! L’insegnamento più grande che mi lascia? Avere rispetto, essere sempre gentile e tenere i piedi ben saldi a terra. Lei ha cresciuto quattro figli totalmente da sola e ha fatto un ottimo lavoro; non credo di essere una brutta persona. Pensa che è capace di chiamare mia sorella alle tre di notte perché non le funziona il computer”.