Con il bonus ristrutturazione una delle domande più frequenti riguarda l’uso della detrazione a carico di proprietario o usufruttuario.
Il bonus ristrutturazioni ha portato a tante domande su come utilizzare il beneficio, come poterlo impiegare in termini pratici e quindi cosa rientra e cosa no ma anche a chi spetta la possibilità di ristrutturare.
Questo tipo di problema si pone soprattutto in due casi ovvero quando c’è una condizione in cui sorge l’usufrutto dell’immobile oppure quando c’è stata la donazione. Sono due cavilli che hanno diffuso un certo alone di mistero sulla procedura, rendendo tutto più complesso.
Bonus ristrutturazione casa con usufrutto, a chi spetta
Per chiarire la situazione è intervenuta l’Agenzia delle Entrate che ha scelto di specificare passo dopo passo i termini di utilizzo anche relativamente ai proprietari dell’immobile che è stato oggetto dell’intervento. In generale questo tipo di beneficio può essere sfruttato dal proprietario, quindi sia la persona a cui la casa intestata, i figli, un familiare convivente e chiunque detenga in quel momento la casa e che abbia un rapporto di parentela.
Visti i problemi che si sono generati da alcune mancate specifiche ora tutto è più chiaro grazie all’intervento dell’Ente, in questo modo non ci si può sbagliare su come procedere. Per capire come orientarsi bisogna quindi pensare al diritto di godimento che è relativo a chi si trova in quel determinato spazio abitativo, lo vive e quindi lo possiede anche se non su carta.
Questo si applica in un caso reale ad esempio per chi usa l’immobile o per chi ne ha la residenza. Il bonus ristrutturazione, diversamente da quanto si immagina, non è solo per il proprietario di casa ma riguarda anche gli affittuari e coloro che hanno l’immobile in comodato d’uso.
Quindi, chiunque faccia i lavori in casa, può godere dopo del relativo beneficio. Va però specificato che se si interviene su un immobile che non è di proprietà allora bisogna avere il benestare del proprietario, anche se lo si usa non si può intervenire senza informare e quindi ricevere tale concessione.
Se si ha una casa e questa è stata intestata ai figli ma con usufrutto proprio in vita, allora se il figlio non vuole farsi carico in prima persona dei costi o dell’iter, avendone comunque l’usufrutto e vivendo in quell’appartamento si potrà procedere e quindi fare tutti i lavori desiderati e farsi rimborsare con l’agevolazione per quelli che rientrano nel bonus, mediante la dichiarazione dei redditi, a patto che vi siano comunque pagamenti tracciabili.