Arriva la pensione prima dei 60 anni: INPS e Governo hanno sbalordito tutti

Alcune delle disposizioni attualmente in vigore rappresentano una significativa opportunità per specifiche categorie di lavoratori.

Negli ultimi anni, il tema della pensione è stato al centro del dibattito pubblico, con riforme e modifiche che hanno suscitato reazioni diverse tra i lavoratori italiani. Molti si sono chiesti quali saranno le novità e se sarà mai possibile uscire dal mondo del lavoro prima dell’età prevista. In questo contesto, le recenti mosse del Governo e dell’INPS hanno catturato l’attenzione, sorprendendo sia gli addetti ai lavori che la popolazione generale.

pensione prima dei 60 anni
Il Governo e l’Inps hanno sbalordito tutti – Leggimi.eu

La pensione rappresenta per molti l’obiettivo finale di una lunga carriera lavorativa, ma le regole che governano l’accesso a questo traguardo sono state soggette a numerosi cambiamenti. Negli ultimi mesi, nuove opportunità si sono aperte per alcune categorie di lavoratori, consentendo ad alcuni di loro di accedere alla pensione prima dei 60 anni. Queste novità segnano un punto di svolta significativo nelle politiche previdenziali italiane.

Pensionamento anticipato: le categorie coinvolte

Il Governo, in collaborazione con l’INPS, ha introdotto delle misure che permettono a determinate categorie di lavoratori di andare in pensione prima del compimento dei 60 anni. Tra queste, il personale militare e delle forze dell’ordine è particolarmente avvantaggiato. Questa categoria, infatti, può ritirarsi dal servizio già a 58 anni, a condizione di aver accumulato almeno 35 anni di contributi. Nonostante la riforma Fornero del 2012 abbia modificato diversi aspetti del sistema pensionistico, i requisiti per la pensione di anzianità di militari e forze dell’ordine sono rimasti inalterati.

pensionamento anticipato
Ecco chi andrà in pensione prima dei 60 anni – Leggimi.eu

In alternativa, questi lavoratori possono scegliere di andare in pensione senza considerare l’età anagrafica, purché abbiano versato 41 anni di contributi. Questo significa che chi ha iniziato a lavorare in giovane età può lasciare il lavoro intorno ai 58-59 anni, con un’attesa di 12 mesi per l’effettiva decorrenza della pensione (finestra mobile).

Un’altra importante novità riguarda le lavoratrici con figli. Grazie a Opzione Donna, come modificata dalla legge di bilancio 2024, è possibile accedere alla pensione anticipata a 61 anni. Chi ha figli può però beneficiare di uno sconto sull’età pensionabile, riducendo di un anno per ogni figlio, fino a un massimo di due anni. Questo permette alle donne con due figli di uscire dal mondo del lavoro già a 59 anni. Anche in questo caso, è richiesto un minimo di 35 anni di contributi, con una finestra mobile di 12 mesi per le dipendenti e di 18 mesi per le autonome.

Infine, esistono opportunità interessanti anche i lavoratori precoci. Questi sono coloro che hanno iniziato a lavorare prima dei 19 anni e hanno versato almeno 12 mesi di contributi in quell’età. Con un totale di 41 anni di contributi, possono ritirarsi dal lavoro prima dei 60 anni, a condizione di soddisfare anche specifici requisiti di disagio sociale, come la disoccupazione da almeno tre mesi, l’assistenza a un parente con grave handicap, una riduzione della capacità lavorativa del 74% o più, oppure l’impiego in lavori usuranti o notturni.

Gestione cookie